Nuova Riveduta:

Genesi 39:19

Quando il padrone di Giuseppe udì le parole di sua moglie che gli diceva: «Il tuo servo mi ha fatto questo!» si accese d'ira.

C.E.I.:

Genesi 39:19

Quando il padrone udì le parole di sua moglie che gli parlava: «Proprio così mi ha fatto il tuo servo!», si accese d'ira.

Nuova Diodati:

Genesi 39:19

Così, quando il suo padrone udì le parole di sua moglie che gli parlava in questo modo dicendo: «Il tuo servo mi ha fatto questo!», si accese d'ira.

Riveduta 2020:

Genesi 39:19

Quando il signore di Giuseppe ascoltò le parole di sua moglie che gli diceva: “Il tuo servo mi ha fatto questo!”, s'infiammò d'ira.

La Parola è Vita:

Genesi 39:19

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 39:19

Quando il signore di Giuseppe ebbe intese le parole di sua moglie che gli diceva: 'Il tuo servo m'ha fatto questo!' l'ira sua s'infiammò.

Ricciotti:

Genesi 39:19

Ciò udito, il padrone, troppo credulo alle parole della moglie, si sdegnò grandemente,

Tintori:

Genesi 39:19

Sentite queste cose, il padrone, troppo credulo alle parole della moglie, arse di grande sdegno,

Martini:

Genesi 39:19

Tali cose avendo udite il padrone troppo facile a credere alle parole della moglie, ne concepì grande sdegno:

Diodati:

Genesi 39:19

E quando il signore di Giuseppe ebbe intese le parole che sua moglie gli diceva, cioè: Il tuo servo mi ha fatte cotali cose, si accese nell'ira.

Commentario abbreviato:

Genesi 39:19

Versetti 19-23

Il padrone di Giuseppe credette all'accusa. Potifar probabilmente scelse quella prigione perché era la peggiore, ma Dio decise di aprire la strada all'onore di Giuseppe. Giuseppe fu posseduto e giustificato dal suo Dio. Egli fu allontanato da tutti i suoi amici e dalla vita normale e sebbene non avesse più nessuno da aiutare o da consolare, tuttavia il Signore fu con Giuseppe e gli mostrò clemenza. Quelli che hanno una buona coscienza in prigione, avranno un Dio benevolo anche là. Dio gli diede grazia agli occhi del custode della prigione e questi ebbe fiducia in lui facendogli gestire i compiti della prigione. Un uomo buono farà del bene dovunque egli è e sarà una benedizione anche per chi è in prigione o messo al bando. Non dimentichiamo mai, mediante Giuseppe, di guardare a Gesù, che soffrì la tentazione senza avere mai peccato, che fu calunniato e perseguitato e incarcerato senza motivo e che per mezzo della croce salì al trono di grazia. Che il Signore ci conceda di seguire la stessa strada nella sottomissione e nella sofferenza per arrivare a quello stesso luogo di gloria.

Riferimenti incrociati:

Genesi 39:19

Giob 29:16; Prov 18:17; 29:12; At 25:16; 2Te 2:11
Ge 4:5,6; Prov 6:34,35; CC 8:7

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